domenica 7 novembre 2021

VARIAZIONI DI MCS (microstati) O SC (sistemi complessi)

 

Decadimento Beta

Una particella beta è un elettrone ad alta velocità che fuoriesce da un nucleo in

 disintegrazione.

Tale particella può avere carica negativa unitaria (ß-, decadimento beta

negativo), o carica positiva unitaria (ß+, decadimento beta positivo). In ogni 

caso la massa è identica a quella dell'elettrone.


Si puo' ipotizzare una variazione dei mcs o sc da:


Decadimento B- (atomo con eccesso di neutroni)

n (neutrone)------>p (protone) + é (elettrone = Beta negativo) + v'e antineutrino

varia il numero Z (protoni) dell'atomo, mentre il numero A (protoni+neutroni) rimane invariato.



decadimento B-         


                   

dal decadimento Beta negativo:                                                                                         

il neutrone (n) costituito da 3 quarks: (2 down (d) pari a 2x4.8 MeV/c^2 e da 1    

up (u) pari a  2,4 MeV/c^2) decade in un protone costituito da 3 quarks ( 2 up 

pari a 2x2,4  MeV/c^2 e da  un down pari a 4,8 MeV/c^2); si libera un bosone 

W- di massa = 80,4 GeV/c^2 una  particella Beta negativa = elettrone di peso 

9,1093837015×10^-31 kg con massa pari a 0,510998 95000 MeV/c^2 e un v'e 

antineutrino elettronico pari a una massa <2,2 eV/c^2.              


Nel decadimento Beta negativo cosa avviene:

1) i tre quarks del neutrone costituti da mcs caratteristici variano da:                                

12 MeV/c^2 ai tre quarks del protone pari a di 9,6 MeV/c^2 con una variazione 

di mcs e  una perdita di massa pari a 2,4 MeV/c^2: n – p = 2,4 MeV/c^2                                         

2) dal neutrone in decadimento si libera un W– con massa considerevole di 

80,4  GeV/c^2, mentre il neutrone ha una massa di 0,939565378 GeV/c^2: 

come mai  apparentemente si libera piu' massa da un neutrone violando il 

principio di   conservazione   di massa? In realta' il nucleo di quell'atomo è in 

disintegrazione e da questo esce anche il bosone che genera   l'elettrone e l

'antineutrino quindi:                                                                                          

510998,95 eV/c^2 (massa elettrone) + 2,2 eV/c^2 (massa antineutrino) =                          

= 511001,15 eV/c^2 = 0,51100115 MeV/c^2 somma elettrone+antineutrino e                  

da 80.400 MeV/c^2 (massa W -) - 0,51100115 MeV/c^2 (somma è+v'e) =                        

= 80399,489 MeV/c^2 massa che rilascia il W – dopo rilascio è + v'e, quindi:                     

80399,489 MeV/c^2 + 2,4 MeV/c^2 = 80401,889 MeV/c^2 massa totale perduta 

        

dal decadimento di un neutrone in un nucleo atomico in disintegrazione.                                    

3) Utilizzando la formula di Eistein E = mc^2 ottengo l'energia rilasciata da un 

neutrone in decadimento dal nucleo che sta disintegrandosi, ma prima devo 

trovare la massa:

= 80401,889 MeV/c^2 = 80401,889x10^6 eVx1,6x10^-19 J/9x10^16 m^2xs^-2 

1,429366916x10^-25 Kg, segue:                                                                                          

E = 1,429366916x10^-25 Kgx9x10^16 m^2xs^-2 = 1,28643x10^-8 J                               

                      

come si evolvera' questa energia proveniente dal decadimento di un neutrone                    

dal un nucleo atomico in disintegrazione? Potrebbe essere disponibile     

per le 34eV utilizzate dalla particella B- nella sua energia cinetica:                          

( E = 1/2mv^2 )  pari a:                                                                                                                                                                                                               


34x1,6x10^-19 J = 1/2x9,1093837015×10^-31 kgxv^2                                            

v^2 = 54,400x10^-19 J/ 9,1093837015x10^-31 Kg = 5,972x10^12 m^2xs^-2               

(5,972x10^12)^1/2 = 2,443767583x10^6 m/s velocita' B – nel decadimento       

neutrone                                                                                                                

pure il decorso dell'antineutrino utilizzerebbe l'energia liberata.   

Dalla disintegrazione del nucleo atomico si evidenzia una variazione di 

microstati in sequenza in cui varia la massa e la funzione della particella quark, 

bosonica, leptonica.



          

una possibile variazione di mcs potrebbe avvenire quando la particelle B- si avvicina ad

 un elettrone in rapporto energetico con il nucleo di un altro atomo,  ed entrambi si 

respingono tramite fotoni liberati dai 2  elettroni, causando la ionizzazione dell'atomo, a 

causa della maggior energia (scambio fotoni) scambiata tra particella B- ed elettrone; 

quest'ultimo in rapporto energetico (scambio fotoni) tra nucleo ed altri elettroni  presenti 

nell'atomo.

L'intuizione teorica che dovrebbe essere dimostrata scientificamente, potrebbe 

riguardare un cospicuo scambio di fotoni tra quarks nel nucleo  atomico che 

si respingono e scambi di fotoni tra elettroni nell'atomo mantenendo i loro livelli 

energetici, il tutto integrato da scambio  fotonico tra quarks ed elettroni dell'atomo a 

diversa energia prevalente per gli elettroni che si oppone allo svincolo di legame tra 

quarks:

 E(repulsiva quarks) = hv<E(contenitiva elettroni) = hv' con v<v' la frequenza dei fotoni 

emessi dagli elettroni è maggiore rispetto a quella dei quarks. I gluoni (bosoni) 

determinanti nel cambiamento di colore dei quarks, con probabili scambi fotonici con i 

quarks integrano l'azione fotonica di contenimento degli elettroni  nell'azione 

repulsiva tra i quarks nel nucleo

Questa intuizione teorica riguarderebbe la dinamica dei mcs degli elettroni, quarks e 

gluoni che differiscono fondamentalmente dalla loro massa e dall'azione dei mcs.



 

Nel decadimento Beta positivo (B+) cosa avviene:


p (protone)---------> n (neutrone) +  B+  + v (neutrino)

varia il numero  Z, mentre rimane invariato il numero A

B+ è un positrone = un anti elettrone,costituito di antimateria come v'e   (antineutrino 

elettronico nel decadimento B-). L'antimateria potrebbe considerarsi la forma speculare della 

materia: supponiamo di osservare in un mcs di materia un fotone che percorre uno spazio 

nell'ascissa negativa (-x), si deduce grazie alla specularieta' che nello stesso mcs di 

antimateria il fotone percorre uno spazio nell'ascissa positiva (x); 

SI POTREBBE IPOTIZZARE CHE TUTTE LE DIREZIONI DI MOVIMENTO DEI  FOTONI DI 

UN MICROSTATO DI MATERIA, SONO INVERSI ALLE DIREZIONI DI MOVIMENTO DELLO 

STESSO MICROSTATO DI ANTIMATERIA, cio' determinerebbe un cambio di funzioni. 

Se l'elettrone assorbe ed emette fotoni, l'antielettrone non sarebbe in grado di farlo, QUINDI 

MESSI A CONFRONTO NON SAREBBERO IN GRADO DI RESPINGERSI CON SCAMBIO 

DI FOTONI, MANCHEREBBE UNA SORTA DI STABILIZZAZIONE ENERGETICA PER 

MANTENERE LA STRUTTURA DI MATERIA. Cosi' la particella B+ si avvicinerebbe ad un 

elettrone - con rapporto energetico con il nucleo ed elettroni dell'atomo di appartenenza -,   

con v = 2,443767583x10^6 m/s molto elevata;  l'elettrone subirebbe l'effetto magnetico 

esercitato dalla B+ che non scambia fotoni con l'elettrone (mentre questo lo farebbe)..E 

VIENE A  MANCARE L'EFFETTO STABILIZZATORE DELLO SCAMBIO FOTONICO. quindi 

è la particella B+ che non scambierebbe fotoni ed eserciterebbe un effetto magnetico 

sull'elettrone, maggiore di quello che quest'ultimo avrebbe in rapporto di equilibrio con il suo 

nucleo ed elettroni dell'atomo di appartenenza.....seguirebbe un'apparente attrazione 

dell'elettrone da parte della B+ causando ionizzazione dell'atomo.


                





l'incontro tra un elettrone e un positrone comporta nel giro di 10^-9 secondi all'annichilimento 

della particella materiale dell'elettrone e della particella antimateriale positrone con la 

liberazione di 2 raggi gamma di 511 KeV ciascuno in direzioni opposte. Ma si determina una 

discrepanza con la teoria dei microstati o sistemi complessi e i 2 raggi gamma liberati 

dall'annichilimento: come fa una massa di un elettrone e positrone di peso: 

9,1093837015x10^-31  Kg diventare una massa di soli 10^-54 Kg (peso fotone)?


gammaraggi: Radiazione elettromagnetica di elevatissima frequenza (maggiore di 

circa 3x10^18 Hz, e quindi lunghezza d'onda inferiore a 10^10 m), i cui fotoni hanno 

energie maggiori di circa 10 keV.

si potrebbe calcolare la frequenza dei  raggi gamma liberati dall'annilichimento 

elettrone-positrone con E = h(costante di Plank)xv(frequenza)

v = 511x10^3 eVx1,6x10^-19 J/6,626x10^-34 Jxs = 1,234x10^20 Hz

la frequenza indica che in un secondo si liberano approssimativamente 10^20 fotoni: 

sono contenuti nel raggio gamma? a chi appartengono? Con la formula di Einstein 

E = mc^2 potrei ricavare la massa del raggio gamma: 

m = 511x10^3 eVx1,6x10^-19 J/9X10^16 m^2xs^-2 = 90,84x10^-32 Kg

m = 9,084x10^31 Kg = 9,1x10^-31 Kg massa elettrone; massa positrone

il calcolo sarebbe stato piu' preciso con:

velocita' luce = 299792458 m/s invece di utilizzare c = 3x10^8 m/s

TUTTI I FOTONI FACENTI PARTE DEI MICROSTATI NELL'ELETTRONE E POSITRONE: 

massa elettrone = massa positrone/massa fotone = 9,1x10^23 fotoni si proiettano alla 

frequenza = 1,234x10^20 Hz con energia = 511 KeV

L'intuizione che quarks, leptoni e bosoni siano particelle costituite da un 

numero di microstati con determinate funzioni e' valida.






         


Nessun commento:

Posta un commento