Decadimento Beta
Una particella beta è un elettrone ad alta velocità che fuoriesce da un nucleo in
disintegrazione.
Tale particella può avere carica negativa unitaria (ß-, decadimento beta
negativo), o carica positiva unitaria (ß+, decadimento beta positivo). In ogni
caso la massa è identica a quella dell'elettrone.
Si puo' ipotizzare una variazione dei mcs o sc da:
Decadimento B- (atomo con eccesso di neutroni)
n (neutrone)------>p (protone) + é (elettrone = Beta negativo) + v'e antineutrino
varia il numero Z (protoni) dell'atomo, mentre il numero A (protoni+neutroni) rimane invariato.
dal decadimento Beta negativo:
il neutrone (n) costituito da 3 quarks: (2 down (d) pari a 2x4.8 MeV/c^2 e da 1
up (u) pari a 2,4 MeV/c^2) decade in un protone costituito da 3 quarks ( 2 up
pari a 2x2,4 MeV/c^2 e da un down pari a 4,8 MeV/c^2); si libera un bosone
W- di massa = 80,4 GeV/c^2 una particella Beta negativa = elettrone di peso
9,1093837015×10^-31 kg con massa pari a 0,510998 95000 MeV/c^2 e un v'e
antineutrino elettronico pari a una massa <2,2 eV/c^2.
Nel decadimento Beta negativo cosa avviene:
1) i tre quarks del neutrone costituti da mcs caratteristici variano da:
12 MeV/c^2 ai tre quarks del protone pari a di 9,6 MeV/c^2 con una variazione
di mcs e una perdita di massa pari a 2,4 MeV/c^2: n – p = 2,4 MeV/c^2
2) dal neutrone in decadimento si libera un W– con massa considerevole di
80,4 GeV/c^2, mentre il neutrone ha una massa di 0,939565378 GeV/c^2:
come mai apparentemente si libera piu' massa da un neutrone violando il
principio di conservazione di massa? In realta' il nucleo di quell'atomo è in
disintegrazione e da questo esce anche il bosone che genera l'elettrone e l
'antineutrino quindi:
510998,95 eV/c^2 (massa elettrone) + 2,2 eV/c^2 (massa antineutrino) =
= 511001,15 eV/c^2 = 0,51100115 MeV/c^2 somma elettrone+antineutrino e
da 80.400 MeV/c^2 (massa W -) - 0,51100115 MeV/c^2 (somma è+v'e) =
= 80399,489 MeV/c^2 massa che rilascia il W – dopo rilascio è + v'e, quindi:
80399,489 MeV/c^2 + 2,4 MeV/c^2 = 80401,889 MeV/c^2 massa totale perduta
dal decadimento di un neutrone in un nucleo atomico in disintegrazione.
3) Utilizzando la formula di Eistein E = mc^2 ottengo l'energia rilasciata da un
neutrone in decadimento dal nucleo che sta disintegrandosi, ma prima devo
trovare la massa:
= 80401,889 MeV/c^2 = 80401,889x10^6 eVx1,6x10^-19 J/9x10^16 m^2xs^-2
= 1,429366916x10^-25 Kg, segue:
E = 1,429366916x10^-25 Kgx9x10^16 m^2xs^-2 = 1,28643x10^-8 J
come si evolvera' questa energia proveniente dal decadimento di un neutrone
dal un nucleo atomico in disintegrazione? Potrebbe essere disponibile
per le 34eV utilizzate dalla particella B- nella sua energia cinetica:
( E = 1/2mv^2 ) pari a:
34x1,6x10^-19
J = 1/2x9,1093837015×10^-31 kgxv^2
v^2 = 54,400x10^-19 J/ 9,1093837015x10^-31 Kg = 5,972x10^12 m^2xs^-2
(5,972x10^12)^1/2 = 2,443767583x10^6 m/s velocita' B – nel decadimento
neutrone
pure il decorso dell'antineutrino utilizzerebbe l'energia liberata.
Dalla disintegrazione del nucleo atomico si evidenzia una variazione di
microstati in sequenza in cui varia la massa e la funzione della particella quark,
bosonica, leptonica.
una possibile variazione di mcs potrebbe avvenire quando la particelle B- si avvicina ad
un elettrone in rapporto energetico con il nucleo di un altro atomo, ed entrambi si
respingono tramite fotoni liberati dai 2 elettroni, causando la ionizzazione dell'atomo, a
causa della maggior energia (scambio fotoni) scambiata tra particella B- ed elettrone;
quest'ultimo in rapporto energetico (scambio fotoni) tra nucleo ed altri elettroni presenti
nell'atomo.
L'intuizione teorica che dovrebbe essere dimostrata scientificamente, potrebbe
riguardare un cospicuo scambio di fotoni tra quarks nel nucleo atomico che
si respingono e scambi di fotoni tra elettroni nell'atomo mantenendo i loro livelli
energetici, il tutto integrato da scambio fotonico tra quarks ed elettroni dell'atomo a
diversa energia prevalente per gli elettroni che si oppone allo svincolo di legame tra
quarks:
E(repulsiva quarks) = hv<E(contenitiva elettroni) = hv' con v<v' la frequenza dei fotoni
emessi dagli elettroni è maggiore rispetto a quella dei quarks. I gluoni (bosoni)
determinanti nel cambiamento di colore dei quarks, con probabili scambi fotonici con i
quarks integrano l'azione fotonica di contenimento degli elettroni nell'azione
repulsiva tra i quarks nel nucleo
Questa intuizione teorica riguarderebbe la dinamica dei mcs degli elettroni, quarks e
gluoni che differiscono fondamentalmente dalla loro massa e dall'azione dei mcs.
Nel decadimento Beta positivo (B+) cosa avviene:
p (protone)---------> n (neutrone) + B+ + ve (neutrino)
varia il numero Z, mentre rimane invariato il numero A
B+ è un positrone = un anti elettrone,costituito di antimateria come v'e (antineutrino
elettronico nel decadimento B-). L'antimateria potrebbe considerarsi la forma speculare della
materia: supponiamo di osservare in un mcs di materia un fotone che percorre uno spazio
nell'ascissa negativa (-x), si deduce grazie alla specularieta' che nello stesso mcs di
antimateria il fotone percorre uno spazio nell'ascissa positiva (x);
SI POTREBBE IPOTIZZARE CHE TUTTE LE DIREZIONI DI MOVIMENTO DEI FOTONI DI
UN MICROSTATO DI MATERIA, SONO INVERSI ALLE DIREZIONI DI MOVIMENTO DELLO
STESSO MICROSTATO DI ANTIMATERIA, cio' determinerebbe un cambio di funzioni.
Se l'elettrone assorbe ed emette fotoni, l'antielettrone non sarebbe in grado di farlo, QUINDI
MESSI A CONFRONTO NON SAREBBERO IN GRADO DI RESPINGERSI CON SCAMBIO
DI FOTONI, MANCHEREBBE UNA SORTA DI STABILIZZAZIONE ENERGETICA PER
MANTENERE LA STRUTTURA DI MATERIA. Cosi' la particella B+ si avvicinerebbe ad un
elettrone - con rapporto energetico con il nucleo ed elettroni dell'atomo di appartenenza -,
con v = 2,443767583x10^6 m/s molto elevata; l'elettrone subirebbe l'effetto magnetico
esercitato dalla B+ che non scambia fotoni con l'elettrone (mentre questo lo farebbe)..E
VIENE A MANCARE L'EFFETTO STABILIZZATORE DELLO SCAMBIO FOTONICO. quindi
è la particella B+ che non scambierebbe fotoni ed eserciterebbe un effetto magnetico
sull'elettrone, maggiore di quello che quest'ultimo avrebbe in rapporto di equilibrio con il suo
nucleo ed elettroni dell'atomo di appartenenza.....seguirebbe un'apparente attrazione
dell'elettrone da parte della B+ causando ionizzazione dell'atomo.
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