nella teoria che le particelle fondamentali della materia: leptoni, quarks e bosoni siano
costituite da fotoni in movimento con c = 299792458 m/s, con frequenza specifica, che
urtandosi tra loro defiiniscono la struttura della particella organizzandosi in un determinato
numero di microstati con funzione specifica. Se gli urti tra fotoni determinano la struttura della
particella, occorre valutare la modalita' dell'evento: l'angolazione dell'urto e la sua efficacia.
Non si conosce la forma del fotone, se è una perfetta sfera o ha forma irregolare con
protuberanze; in merito al tipo di urti tra due fotoni si possono valutare 30 probabilita' di cui:
3 urti frontali diritti: 1 centrato, 1 decentrato a sx, 1 decentrato a dx
3 urti frontali diagonali da dx: 1 centrato, 1 decentrato a sx, 1 decentrato a dx
3 urti frontali diagonali da sx:, 1 centrato, 1 decentrato a sx, 1 decentrato a dx
3 urti posteriori diritti: 1 centrato, 1 decentrato a sx, 1 decentrato a dx
3 urti posteriori diagonali da dx: 1 centrato, 1 decentrato a sx, 1 decentrato a dx
3 urti posteriori diagonali da sx:: 1 centrato, 1 decentrato a sx, 1 decentrato a dx
3 urti laterali ortogonali da dx: 1 centrato, 1 decentrato anteriore, 1 decentrato posteriore
3 urti laterali ortogonali da sx: 1 centrato, 1 decentrato anteriore, 1 decentrato posteriore
3 urti laterali diagonali da dx: 1 centrato, 1 decentrato anteriore, 1 decentrato posteriore
3 urti laterali diagonali da sx: 1 centrato, 1 decentrato anteriore, 1 decentrato posteriore
18 sono le probabilita' di urti laterali con angolazioni che vanno da 1° a 89° pari a 88
probabilita'; con angolazioni che vanno da 91° a 179° pari a 88 probabilita'; con un
totale di 176 probabilita' di urti angolari per un singolo urto angolare pari a:
18x176 = 3168 probabili urti laterali
3 sono le probabilita' d'urto frontale diritto
3 sono le probabilita' d'urto posteriore diritto
6 sono le probabilita' d'urto laterale ortagonale
per un elettrone, protone, neutrone di peso differente, differenti saranno i numeri di urti:
elettrone: 9,1093837015x10^-31 Kg peso
peso elettrone/peso fotone = 9,11x10^23 fotoni con:
3168x9,11x10^23 =2,9x10^27 probabili urti laterali
3x9,11x10^23 = 2,7x10^28 probabili urti frontali diritti
cs = 2,7x10^28 probabili urti posteriori diritti
6x9,11x10^23 = 5,5x10^28 urti laterali ortogonali
peso protone: 1,6726231x10^-27 Kg
peso protone/peso fotone = 1,67x10^27 fotoni con:
3168x1,67x10^27 = 5,3x10^30 probabili urti laterali
3x1,67x10^27 = 5x10^27 probabili urti frontali diritti
cs = 5x10^27 probabili urti posteriori diritti
6x1,67x10^27 = 10x1,67x10^27 probabili urti laterali ortogonali
peso neutrone: 1,674927351x10^-31 Kg
peso protone/peso fotone = 1,674x10^27 fotoni
3168x1,674x10^27 = 5,3x10^30 probabili urti laterali
con 5x10^27 urti frontali diritti
con 5x10^27 probabili urti posteriori diritti
con 10x1,67x10^27 probabili urti laterali ortogonali
NELLO SPAZIO INFINITAMENTE PICCOLO IN CUI AVVENGONO GLI EVENTI ogni grado
inerente ai probabili urti laterali, potrebbe suddividersi in 60
sessanta sessantesimi di grado e ogni sessantesimo di grado potrebbe essere
suddiviso in altri sessantesimi di sessantesimi di grado, nella casualita' di un urto.
Le probabilita' d'urto laterali per ogni singolo fotone salirebbero a:
18x88x60x60x2 = 11.404.800 probabili urti laterali per ogni lato del fotone
QUALE SAREBBE LA FREQUENZA DEI FOTONI ALL'INTERNO DELLA PARTICELLA
FONDAMENTALE?
probabilmente si troverebbe nell'infrarosso e visibile tra i 10^12 Hz e i 10^15 Hz o
potrebbero avere una specifica frequenza all'interno dei microstati della particella
con E = hv = 6,626x10^-34 Jxs x 10^12 Hz = 6,626x10^-22 J (*)
E = hv = 6,626x10^-34 Jxs x 10^15 Hz = 6,626x10^-19 J (°)
in 1 elettrone ci sarebbero 9,11x10^23 fotoni (f) che svilupperebbero virtualmente
complessivamente:
(*) x 9,11x10^23 (f) = 604 J
(°) x9,11x10^23 (f) = 604000 J
ogni fotone percorerebbe uno spazio infinitamente piccolo di 10^-15 m o 10^-25 m con
la sua quantita' di moto q = m (10^-54 Kg) x c (299792458 m/s) fino ad incontrarsi con
un altro fotone con variazione della sua q. Il probabile evento sulla frequenza si
contraddice sul contenuto del numero dei fotoni organizzati in microstati o sistemi
complessi contenuti nell'elettrone: in un secondo 10^12 o 10^15 fotoni passerebbero a
queste frequenze dell'IR, mentre nel secondo successivo non ci sarebbero
quantitativamente fotoni per passare alle frequenze prima indicate, che potrebbero
essere reperiti da fotoni ( frequenza simile) ricevuti dall'esterno dell'elettrone e
contemporaneamente il numero dei fotoni contenutI nell'elettrone sarebbe
casualmente mantenuto con la perdita di fotoni IR all'esterno dell'elettrone.
La variazione della q e' determinata dall'incontro tra fotoni, con la probabilita'
che l'urto riguarderebbe due fotoni in un tempo T°........T'
1) urto frontale diritto tra due fotoni A e B, ognuno con q = mxc con medesima
direzione, uguale intensita' e verso opposto, con q = 0 in T'. Con l'urto elastico tra i
due fotoni varia la forma in un tempo T'' in cui l'energia cinetica del fotone si converte
in energia potenziale nella variazione di forma; in un tempo >T'' l'energia potenziale si
riconverte in energia cinetica e ogni fotone riacquista la sua q = mxc con direzione
lineare opposta
2) urto posteriore diritto tra due fotoni C e D, ognuno con q = mxc, con medesima
direzione, uguale intensita', stesso verso: C non puo' raggiungere D perche' hanno le
stesse velocita'....l'urto avverrebbe solo nel caso quando D varia la sua q azzerandola
urtando A nella stessa direzione, coinvolta nel caso 1); segue che D si aggrega ad A;
C urta D azzerando la sua q. In un tempo >>T'' si formerebbe un aggregato di fotoni
A-B-C-D con q = 0 in cui le energie cinetiche sono trasformate in energie di variazione
di forma (vf) dei fotoni: 1 vf A; 2vf B;2 vf C; 1vf D. In un tempo § = >>>T'' le energie
potenziali di variazioni di forma si riconvertono in energie cinetiche con ripristino
q = mxc dove A e B si respingono con verso opposto stessa direzione, B e C si
respingono con verso opposto stessa direzione, C e D si respingono con verso
opposto stessa direzione.
3) urto laterale ortogonale tra fotone E e fotone F con direzioni ortogonali e versi tra di
loro aventi la stessa q = mxc
con t° q = 0 per i due fotoni E e F che si fermano
con t' con q = mxc per i due fotoni E e F che si respingono con versi opposti nella
stessa direzione; potrebbe avvenire un urto bilaterale biortogonale che coInvolge i
fotoni E,F,G, cui segue q = mxc, che con l'urto passa a q= 0; il fotone E urtato
ortogalmente da F e G potrebbe aggregarsi al complesso fotonico A-B-C-D passando
in tempo T# >>> T'' ad aggregato A-B-C-D-E-F-G in un tempo T°............T# jn cui la
quantita' di moto di A-B-C-D-E-F-G è q = 0, dove l'energia cinetica (q = mxc) si converte
in energia potenziale di forma, in cui 2vfD; 3vfE; 1vfF; 1vfG. In un tempo probabilmente
di miliardesimi di secondo T>T# l'energia potenziale si converte in q = mxc in cui:
A e B si respingono con verso opposto e medesima direzione
B e C si respingono con verso opposto e medesima direzione
C e D si respingono con verso opposto e medesima direzione
D e E si respingono con verso opposto e medesima direzione
F e E si respingono con direzione ortogonale
G e E si respingono con direzione ortogonale
l'addensamento fotonico probabilmente ha un limite di tempo, dato che la
compressione dell'urto è controbilanciata dalla ripresa della q che da q = 0 passa a
q = mxc, quindi comprende un numero limitato di fotoni, ma quanti numeri di
addensamento fotonico potrebbero avvenire in 1 secondo? e che funzionalita'
avrebbero nella particella fondamentale?
4) approssimativamente si era valutato la probalita' nell'urto laterale di un fotone ad un
altro fotone con 11.404.800 probabilita' d'urto. Si puo' ipotizzare in un tempo T°......T'
che ogni urto comporterebbe l'arresto dei due fotoni A' e B' che hanno direzioni
diverse con iniziale q = mxc che si porta a q = 0: l'energia cinetica dei due fotoni si
trasformerebbe in energia potenziale (Ep) in variazioni di forma (vf) in un tempo T''. Con
tempo >T'' l'energia potenziale si riconverte in energia cinetica e ogni fotone riacquista
la sua q = mxc con diverse direzioni con verso opposto: tra i versi opposti
corrisponderebbe un angolo di 180 gradi con sottrazione duplice dell'angolo d'urto
rispetto rispetto ai 180 gradi
Esempio: 1 fotone urta con un angolo di 15 gradi un altro fotone a direzione diversa, i
2 fotoni si arrestano e si rilasciano con versi opposti con un angolo di 150 gradi tra
loro. Ad ogni urto angolare casualmente potrebbe succedere un addensamento
fotonico tipo A''- B''- C''- D''- E''- F''- G'' con angolazione inferiore a 180 gradi sulla
direzione dell'altro fotone di 180 gradi con casuale addensamento fotonico di
A-B-C-D-E-F-G in cui tra T°.........T# le q = mxc passano a q = 0 in cui:
- A e A'' trasformano l'energia cinetica (Ec) in Ep con 2 vf
- B e B'' trasformano l'Ec in Ep con 2 vf
- C e C'' trasformano l'Ec in Ep con 2vf
- D e D'' trasformano l'Ec in Ep con 2vf
- E e E' trasformano l'Ec in Ep con 3 vf
- F e F' trasformano l'Ec in Ep con 1vf
- G e G'' trasformano l'Ec in Ep con 1vf
IL TUTTO PROBABILMENTE IN MILIARDESIMI DI SECONDO
In un tempo di miliardesimi di secondo T>T# l'energia potenziale si converte in
q = mxc in cui:
A e A'' si respingono con versi opposti con angolo inferire a180 gradi (es 1°) con
angolatura di 178°
B e B'' si respingono da A e A'' seguendo la direzione del verso di A e A''
C e C'' si respingono da B e B'' seguendo la direzione del verso di A e A''
D e D'' si respingono da C e C'' seguendo la direzione del verso di A e A''
E e E'' si respingono da E e E'' seguendo la direzione del verso di A e A''
F e F'' si respingono ortogonalmente da E e E'' sulla loro direzione
G e G'' si respingono ortogonalmente da E e E'' sulla loro direzione
ogni fotone che urta lateralmente un altro fotone determinera' il suo angolo d'impatto,
con arresto di entrambi in T° con q = 0 e ripartenza di entrambi in T' con q = mxc con
direzioni e versi opposti con un angolo di 180 gradi sottratto all'angolo inziale dell'urto
laterale raddoppiato. Le probabilita' d'urto laterale da dx e sx del fotone
approssimativamente sarebbero 2x11.404.800 = 22.809.600 in totale.
Ipotesi di entaglement nell'addensamento fotonico all'interno di un microstato di una
particella fondamentale.
Si era ipotizzato che leptoni, quarks e bosoni fossero costituiti da fotoni con frequenza IR che
si urtano in tutte le direzioni e disordinatamente, creando un ordine casuale per mantenere la
struttura della particella fondamentale. In questa teoria si elenca - per i fotoni - un numero
approssimativamente di urti frontali, posteriori e laterali, che in combinazioni diverse, si
addensano da T° a T'' perdendo la loro quantita' di moto q = mxc a q = 0 per il tempo
necessario a riprendersi dalla q = 0 a q = mxc con t>T''. Gli urti avvengono con la stessa
frequenza e quantita' di moto e l'incrociarsi, aggrovigliarsi tra due fotoni tipo entanged
potrebbe verificarsi nell'addensamento fotonico tra T°......T'' e dalla angolazione degli urti.
Non sappiamo la vera forma di un fotone, ma l'urto elastico tra due fotoni indica una
probabile variazione di forma (vf), delineando un'impronta direzionale da valutare nell'evento
di entaglement. Si puo' supporre che in ogni leptone, quarks e bosone (tranne il fotone)
costituiti da fotoni in un equilibrio dinamico, ogni microstato è soggetto ad addensamento
fotonico (af) pari ad A^n in proporzione al numero dei microstati della particella fondamentale
in rapporto alla sua massa esempio:
bosone W+- massa 80,4 GeV/c^2 con af A^n
quarks up massa 2,4 MeV/c^2 con af<<A^n
leptone elettrone massa 0,511 MeV/c^2 con af<<<<A^n
le probabilita' di creare con gli urti impronte direzionali sono molteplici, in cui le variazioni di
forma accumulano energia potenziale in miliardesimi di secondo per poi riconvertirla in
energia cinetica ripristinando la vf precedente. Ma potrebbe esserci un punto critico
nell'addensamento fotonico in cui il persistere del tempo causa nel secondo, terzo fotone del
ramo addensato un'impronta direzionale non piu' ripristinabile, dove l'energia potenziale si
riconverte per decompressione del fotone mantenendo le impronte direzionali e il suo volume.
Osserviamo come esempio l'addensamento fotonico:
/F
A---><---B<---C<---D<---E in T°.........T# la q = mxc passa a q = 0 da A.........G
\G
in t = 2/7 di T°-T# potrebbe esserci il punto critico con permanenti 4 impronte direzionali:
1 impronta direzionale anteriore
1 impronta direzionale ortogonale superiore
1 impronta direzionale posteriore
1 impronta direzionale ortogonale inferiore
si possono dedurre le probabilita':
1) che ogni atomo dell'universo ha una componente di af nei microstati delle sue
particelle dipendente dalla propria massa e che una frazione di af/t fuoriesce dalle particelle
fondamentali per uno scambio fotonico tra altre particelle cariche elettricamente dell'atomo
stesso e tra altri atomi diffusi nello spazio. Se un fotone a 4 impronte direzionali - ruota su
stesso sull'asse x con le impronte anteriore e posteriore in un virtuale diagramma x-y da
infinito verso un polarizzatore di luce che la fa passare solo orizzontalmente - impatta con un
altro fotone (privo di impronte) che ortogonalmente superiormente o inferiormente
occupa l'impronta direzionale, girando su se stesso con lo stesso verso di momento
angolare (per coadiuvare l'orientamento orizzontale) del fotone a impronte nel
passaggio orizzontale dal filtro del polarizzatore, quello senza impronte a direzione
verticale non riuscirebbe a superare il filtro.
esempio di luce polarizzata
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